QUANDO DEVE ESSERE FORMATA
UNA PERSONA NEOASSUNTA?

QUANDO DEVE ESSERE FORMATA UNA PERSONA NEOASSUNTA?

Obblighi, tempistiche e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/08 e il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025


Una domanda molto frequente nelle aziende, soprattutto oggi che il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 ha rimodellato molti aspetti della formazione obbligatoria.

La risposta, però, è più semplice di quanto sembri: la formazione del neoassunto deve essere completata prima che inizi la mansione lavorativa.
Questo significa che né la formazione generale né quella specifica possono essere rimandate, nemmeno per un periodo breve.


Cosa dice la Legge
  L’art. 37 comma 4 del D.Lgs. 81/08 stabilisce che la formazione e l’addestramento devono avvenire:

  • alla costituzione del rapporto di lavoro,
  • al cambio mansione,
  • quando vengono introdotte nuove attrezzature, tecnologie o sostanze pericolose.

Il nuovo Accordo del 2025 conferma e ribadisce questo principio.
Spariscono quindi i vecchi margini temporali: i 60 giorni previsti dall’Accordo del 2011 sono ormai superati e non più applicabili.


Cosa significa per l’Azienda
L’azienda non può adibire il lavoratore alla mansione se non è già stata completata:

  • la formazione generale (conoscenze di base sul sistema di prevenzione)
  • la formazione specifica (rischi legati alla mansione, misure da adottare, procedure).

E questo vale anche per i lavoratori somministrati, che devono essere formati all’inizio dell’utilizzazione.

L’affiancamento a un collega esperto non è considerato formazione e non sostituisce il percorso obbligatorio.


Cosa dice la Giurisprudenza
  La Cassazione è costante e molto chiara:

  • La mancata formazione è un reato permanente: la violazione resta in corso finché il lavoratore non viene formato.
  • Il lavoratore ha un diritto soggettivo alla formazione: in alcuni casi è legittimato a rifiutare un cambio mansione se prima non vengono fornite le informazioni e la formazione necessarie.
  • In caso di infortunio, il datore di lavoro risponde anche se il dipendente aveva ricevuto solo parte della formazione (ad esempio, la generale ma non la specifica).

La formazione immediata non è un passaggio formale: è lo strumento che permette a ogni lavoratore di operare in sicurezza e con consapevolezza fin dal primo giorno.
Inoltre, una gestione corretta dell’onboarding formativo permette all’azienda di:

  • ridurre il rischio di infortuni,
  • evitare sanzioni,
  • proteggere i propri dirigenti e preposti,
  • garantire continuità produttiva.


Si tratta di un tema delicato e troppo spesso sottovalutato.
Molte aziende ancora si muovono con logiche “elastiche” — prima inizia, poi appena possibile facciamo il corso — ma oggi questo approccio non è più sostenibile né legalmente né operativamente.

Organizzare un onboarding formativo rigoroso è una sfida, ma chi riesce a strutturarlo in modo chiaro ha un vantaggio competitivo enorme: qualità, reputazione, compliance e tutela delle persone.



Fonte: www.puntosicuro.it