Intervista al Dott. Emanuele D’Arrigo Presidente della Fondazione Gruppo Lupi ETS
I Seminari di Pontedera: una giornata dedicata a innovazione, cultura e responsabilità nella sicurezza sul lavoro
I Seminari di Pontedera: una giornata dedicata a innovazione, cultura e responsabilità nella sicurezza sul lavoro
La prima edizione dei Seminari di Pontedera della Fondazione Gruppo Lupi ETS, tenutasi il 25 ottobre 2025 negli spazi della Training Academy del Gruppo Lupi, ha visto la partecipazione di oltre 150 persone tra istituzioni, imprese, docenti, tecnici e rappresentanti degli organi di vigilanza. Una giornata intensa, fatta di confronto, testimonianze e proposte concrete, guidata dalla giornalista di La7 Marianna Aprile.
Per raccontarne lo spirito e i contenuti, abbiamo intervistato il Dott. Emanuele D’Arrigo, Presidente della Fondazione Gruppo Lupi ETS.
Presidente, questa è stata la prima edizione dei Seminari di Pontedera: che atmosfera si respirava?
«È stata un’atmosfera di grande responsabilità, ma anche di entusiasmo. Avevamo l’obiettivo di creare un momento culturale vero, non un semplice convegno tecnico. L’alta partecipazione e la qualità degli interventi ci hanno confermato che c’è un forte bisogno di luoghi in cui discutere seriamente di sicurezza sul lavoro, senza retorica e senza filtri.»
La giornata si è aperta con un panel dedicato allo stato di salute della sicurezza sul lavoro in Italia, con interventi di Paolo Pascucci (Università di Urbino), Carmine Cervo (INAIL Pisa), Michela Tarabella (Ispettorato del Lavoro Pisa e Livorno) e Giovanni Ceccanti (VicePresidente Ordine dei Tecnici della Prevenzione di Pisa, Livorno e Grosseto).
Un confronto diretto e pragmatico, che ha evidenziato criticità e progressi di un sistema che oggi deve fare i conti con trasformazioni profonde del mondo del lavoro.
Tecnica e umanità: due dimensioni che hanno attraversato tutta la giornata. È stata una scelta?
«Assolutamente sì. La sicurezza non è mai solo tecnica. È cultura, è gestione, è capacità di leggere il cambiamento. E soprattutto è rispetto per la Vita. Per questo abbiamo voluto alternare panel di alto livello scientifico ad attività pratiche nelle nostre aree addestrative, per far vedere cosa significa sicurezza nella realtà dei cantieri, delle aziende, degli ambienti confinati.»
Tra le testimonianze più attese, quella di Andrea Moschetti, Presidente e CEO di FAAC Technologies, che ha parlato dell'importanza di investire in Welfare, Salute e Sicurezza, definendoli strumenti centrali per la competitività del Paese.
Momento intenso anche il dialogo con il magistrato Bruno Giordano, autore insieme a Marco Patucchi del libro Operaicidio, che ha ricordato come l’Italia continui ad affrontare un numero drammaticamente alto di morti sul lavoro.
A questo sono seguiti gli interventi di Stefano Giubboni (Università di Perugia e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione), del magistrato Giuseppe Bronzini e dell’esperto Ruggero Putoto, già Vigile del Fuoco.
Il panel finale, moderato da Alessandra Lattanzi, ha affrontato il tema del rapporto tra sicurezza, innovazione tecnologica e riforme, con contributi di grande spessore come quelli di Tiziano Treu, già Ministro del Lavoro, Giuseppe Ludovico, Magistrato e già Presidente della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione e del fisico Marco Dominietto, già ricercatore CERN.
Quali contributi hanno lasciato gli interventi del pomeriggio?
«Questi interventi hanno messo in luce un aspetto che ritengo cruciale: l’innovazione è una grande opportunità, ma richiede competenze e responsabilità per essere davvero uno strumento di tutela. La tecnologia può salvare vite, ma solo se è accompagnata da formazione, visione e rispetto delle norme.»
Nel corso dei lavori,
Eugenio Giani ha annunciato l’intenzione di promuovere una legge regionale per introdurre la figura del soccorritore industriale, un professionista formato per intervenire con tempestività in situazioni critiche. È stato uno dei momenti più significativi della giornata, che valore ha per voi?
«Per noi è stato un passaggio molto importante. La Regione ha colto perfettamente lo spirito dei Seminari: andare oltre le normative esistenti per immaginare nuove soluzioni, a beneficio dei lavoratori e delle imprese. La proposta del soccorritore industriale rappresenta un esempio concreto di come il confronto tra istituzioni e mondo tecnico possa generare innovazione normativa.»
A conclusione dell’evento, Giacomo e Gabriele Gronchi hanno presentato il premio di laurea dedicato alla memoria di Matteo Gronchi, destinato alle migliori tesi su salute e sicurezza discusse tra il 30 settembre 2024 e il 30 settembre 2026. Si percepiva il forte valore simbolico e umano. Ce lo racconta?
«È stato un momento che ha toccato tutti. Oltre al valore scientifico, questo premio ha un valore umano: trasformare un dolore in un impegno per le nuove generazioni. Credo che sia uno dei modi più veri per dare senso alla parola “prevenzione”.»
Presidente, cosa rimane di questa prima edizione dei Seminari?
«Rimane una consapevolezza: quando metti insieme competenze, sensibilità e visione, nascono idee concrete e utili al Paese. Questa prima edizione è solo l’inizio. La Fondazione Gruppo Lupi ETS continuerà a investire in cultura, ricerca e formazione per creare un ecosistema che promuova davvero la sicurezza come valore sociale.»
Seminari di Pontedera Salute e Sicurezza sul Lavoro
Dott. Emanuele D'Arrigo, Presidente Fondazione Gruppo Lupi ETS



